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Le quattro casalinghe di Tokyo, Natsuo Kirino

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view post Posted on 24/10/2014, 09:38     +1   +1   -1
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“Sulla via per l'inferno c'è sempre un sacco di gente, ma è comunque una via che si percorre in solitudine” (Charles Bukowski)

... e io aggiungo “non si torna mai più indietro”.



E’ in un’afosa Tokyo estiva degli anni ’90 che tutto ha inizio…Masako, Yoshie, Yayoi e Kuniko sono quattro amiche che lavorano di notte presso la catena di montaggio di uno stabilimento che prepara colazioni.
Sono diverse caratterialmente l’una dall’altra ma tutte accomunate da quel senso di mancato appagamento per la vita, una vita che le ha costrette a rinunce, che ha portato loro dolori, dispiaceri e le costringe a serrare i denti per continuare ad andare avanti. Le loro vite, forse, sarebbero scorse così fino alla fine dei loro giorni se non fosse stato per quell’omicidio… quel raptus che tracciò, per ognuna di loro, un cammino ben segnato…

La Kirino scrive molto bene e su questo non si discute, la lettura scorre piacevolmente, le pagine scivolano e non ce ne rendiamo conto. Ammetto che, inizialmente, ho trovato la storia un po’ scontata, mi sembrava quasi di anticipare nella mia mente gli avvenimenti, ma poi è arrivato il punto di svolta. E da quel momento il romanzo mi ha afferrata appieno e tenuta legata, avvincendomi fino al suo inquietante epilogo.

Un romanzo crudele, scritto con inchiostro nero su pagine nere, che cattura la mente del lettore in una terrificante presa di coscienza: l’empatia verso tutti i suoi personaggi, nonostante le loro vite agghiaccianti, i loro miseri pensieri, le loro terribili azioni. Si prova quasi “simpatia” per loro e ci si domanda come possa essere possibile. Questo è terribile e questo decreta, per me, la riuscita di un romanzo del genere.
Donne sconvolte, donne perse nelle loro vite, donne che, forse non hanno più niente da perdere o, più probabile, si trovano ad essere talmente stanche nel profondo, da mettere in gioco in tutto e per tutto senza porsi troppe domande, senza capire a fondo i rischi a cui possono andare incontro.
“Le quattro casalinghe di Tokyo” è un noir e neri sono tutti i suoi personaggi ad eccezione di uno, lo straniero buono e bisognoso di amore, la luce in un cielo buio senza stelle.
Anime macchiate dal peccato calamitate verso quel baratro nero dell’isolamento dalla vita che le catturerà una ad una gettandole in un pozzo nero senza fondo da cui non ci sarà mai una via d’uscita…

Voto: 7

 
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Biscia
view post Posted on 24/10/2014, 10:20     +1   -1




Deve essere molto crudo ma anche molto realistico.
 
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view post Posted on 24/10/2014, 12:10     +1   -1
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Ottimo lettore

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Bello il commento Bussi, fa venire voglia di leggerlo!
Poi però il voto 7 mi è sembrato un po' strano.
 
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view post Posted on 24/10/2014, 13:12     +1   -1
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Mi fa piacere :)
In che senso strano? ti sembra poco o tanto?
Per i miei parametri 7 e' un voto discreto considerando anche il genere e il fatto che non mi ha catturata da subito.
 
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view post Posted on 24/10/2014, 17:01     +1   -1
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Mi sembra un pochino basso, forse avevo colto soprattutto la parte più entusiasta. Invece avevo pensato che il voto non alto fosse legato al genere...quello sì.
 
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Cicely
view post Posted on 7/11/2014, 21:25     +1   -1




Arrivo anche qui...! Stavo rispondendo a questo post qualche giorno fa, ma non so che cosa ho toccato e per sbaglio ho spento inavvertitamente il pc, e poi dovevo uscire... <_<
Comunque...! Ho letto anch'io questo libro qualche anno fa e mi era piaciuto, è uno di quei libri che ho apprezzato di più a distanza di tempo che proprio durante la lettura. Mentre lo leggevo mi piaceva sì, ma senza clamori, però ora ne conservo proprio un bel ricordo, di loro che lavorano in questa fabbrica orrenda dove si fanno cibi precotti, del delitto che avviene e della solidarietà cercata, di quella cretina della cicciona che spargeva le borse con dentro i resti del cadavere a caso nel parco...non mi era piaciuto particolarmente il finale (che ricordo in modo molto vago, solo quello che accade ma non come ci si arriva) che avevo trovato un po' trash e da film di Tarantino, ma in generale era stata una buona lettura.
Sempre della Kirino mi era piaciuto molto Grotesque, non tanto per la storia delle protagoniste, due sorelle che si odiano in modo feroce per l'intero libro, ma per quella dell'assassino di una delle due, che migra dalla Cina e fa un viaggio allucinante con la sorella...era un pezzo splendido, che valeva da solo la lettura del libro!
Va beh, scusate l'intervento prolisso, solo che della Kirino non si parla spesso e così... ^_^
 
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view post Posted on 10/11/2014, 10:12     +1   -1
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Confermo! A me ha preso molto dalla seconda metà ed è vero, se ne conserva un buon ricordo più a distanza di tempo. Penso che leggerò altro della Kirino ma tra un po' ^_^
 
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6 replies since 24/10/2014, 09:38   104 views
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